Museo dei Fossili e dei Minerali del Monte Nerone

Un percorso multimediale per esplorare e comprendere le origini del territorio

Il Museo dei Fossili e dei Minerali del Monte Nerone è ospitato da circa 40 anni nei sotterranei del rinascimentale Palazzo Ubaldini, nel centro storico di Apecchio.

Cliente

Comune di Apecchio

Anno

Gennaio 2021

Servizi

Allestimento
Installazioni multimediali

Team di lavoro

Progetto di allestimento:
Arch. Alessandra Panzini

Progetto museologico
e contenuti:
Marchingegno srl

Curatela scientifica:
Federico Famiani
Domenico Bei

Realizzazioni multimediali:
490 Studio srl

All’interno di suggestivi spazi voltati trovano posto collezioni geo-paleontologiche di grande rilevanza scientifica, con numerosissimi esemplari di cui molti di eccezionale valore.

Il nuovo allestimento, che vede il ricollocamento degli oggetti della collezione secondo criteri tematici, interessa le prime quattro sale del museo:

  • Il territorio: il Geoparco dell’Appennino nord-marchigiano e il Museo dei Fossili e dei Minerali di Apecchio
  • L’origine del Monte Nerone
  • Le ammoniti: dalla vita alla fossilizzazione
  • I minerali e altre ammoniti del Monte Nerone

Nel nuovo percorso sono state inserite alcune installazioni multimediali con lo scopo rendere più comprensibile il rapporto tra reperti e contesto territoriale, oltre che di creare elementi di attrattività verso ampie fasce di pubblico e offrire ai visitatori una fruizione interattiva e accessibile dei contenuti.

Tra queste:

  • una mappa interattiva che fotografa i geositi del territorio, permettondo di esplorarne le specificità
  • un plastico statico-dinamico del massiccio, in cui attraverso la proeizione è possibile assistere all’evoluzione geologica dal Monte Nerone dal Triassico ad oggi
  • due proiezioni in grafica di animazione attivabili toccando riproduzioni fossili, queste ultime pensate anche per un pubblico con disabilità visiva.

Il Museo dei Fossili e dei Minerali del Monte Nerone, che sarà inaugurato all’inizio di marzo, è finanziato dalla Strategia dell’Area Interna dell’Appennino Basso Pesarese-Anconetano, nell’ambito della Strategia Nazionale delle Aree Interne.

Insieme al Museo del Tartufo di Acqualagna e al Museo della Turba di Cantiano, inaugurati rispettivamente nel 2018 e nel 2019, e all’Ecomuseo della civiltà appenninica umbro-marchigiana di Serra Sant’Abbondio, che verrà aperto al pubblico nell’estate 2021, fa parte di una rete di hub culturali – gli Asili d’Appennino – finalizzati alla rigenerazione del territorio per la coesione delle comunità locali e lo sviluppo turistico sostenibile.